FIGURINE VIOLA – 3

di Giancarlo Del Balio

 

Continuiamo la pubblicazione delle Figurine dedicate alla Fiorentina, cercando di presentare un panorama quanto più completo possibile. Questo, ovviamente, con inevitabili mancanze e presumibili imprecisioni. Chiediamo pertanto non solo comprensione,  ma anche, da chi è interessato, un aiuto con materiale, informazioni, notizie scrivendo a:  info@museofiorentina.it 

 

1932-33

Avrebbe dovuto essere l’anno del consolidamento. L’affermazione di Petrone (capocannoniere del campionato e trascinatore della squadra) portò la Fiorentina ad acquistare altri tre attaccanti uruguaiani: Vicente Sarni, German Antonioli e Carlos Gringa. La squadra italo-uruguayana, pensata a tavolino, non resse all’urto del campo e, soprattutto, dello spogliatoio.

A marzo, con la fuga di Petrone che tornò a Montevideo, la situazione esplose, imponendo anche il cambio dell’allenatore. 

Dopo la bufera arrivò la quiete: nelle ultime partite i viola risalirono la classifica piazzandosi ad un onorevole quinto posto a pari merito con la Roma.

Pedro PETRONE

In queste figurine, edizione sconosciuta dimensioni 3 cm x 3cm, sono rappresentati, oltre a Pedro Petrone, alcuni dei punti di forza viola. Il portiere Bruno Ballanti, spesso chiamato Ballante, quattro anni a difesa della porta viola.

Al centro il mediano Giuseppe Bigogno, cinque campionati con la Fiorentina, dove ritornò per altre tre stagioni, dopo aver fatto tre campionati con i rossoblù genoani e l’ala Gastone Prendato, anche lui quattro stagioni con la maglia gigliata.

 

Uno dei divi del calcio italiano dell’epoca, il mediano Alfredo Pitto con la maglia viola nelle figurine delle Bilance Automatiche di Milano e della Nazionale in quelle del Cioccolato Zelante (3x 5 cm).

 

1933-34

La delusione del 1932-33 portò all’abbandono degli oriundi, con l’acquisto di giovani giocatori con un grosso potenziale di crescita, fra cui Cinzio Scagliotti, entrato nella storia della Fiorentina da giocatore, ma anche da allenatore e tecnico delle giovanili. 

Cioccolato Zaini, di Milano, è stata una delle aziende che ha maggiormente utilizzato lo strumento delle figurine negli anni Trenta a scopo propagandistico.

 

I giovani dovevano essere accompagnati da giocatori di grande esperienza come l’attaccante ungherese János Nehadoma, nella figurina delle Matite FIM di Torino (3,4×5,5 cm. in cartoncino leggero).

 

La Fiorentina si piazzò al sesto posto dando un’ossatura definitiva alla squadra, con giocatori come questi raffigurati dalle figurine della SIDEA di Firenze (dimensione 4×4 cm).

Il terzino sinistro Lorenzo Gazzari, sette campionati con la maglia viola; lo straordinario mediano Mario Pizziolo, campione del Mondo con l’Italia nel 1934 e bandiera viola; Mario Perazzolo forte centrocampista  che giocò tre campionati col giglio sulla maglia.

 

Cinzio Scagliotti, un giocatore che vale tanto e una figurina che vale … nulla.

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