FIGURINE VIOLA – 7
di Giancarlo Del Balio
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1945-46
L’Italia è un paese distrutto, ma, finita la guerra, la vita riprende e con essa il campionato di calcio.
La formula utilizzata nel 1945-46 fu quella, anche a causa delle difficoltà di spostamento, di un torneo nazionale diviso in due gironi Nord (serie A Alta Italia) e Centro-Sud (Girone misto A-B), le prime quattro classificate dei due gironi parteciparono alla fase finale che fu vinta dal Torino.
Non c’erano in quel momento imprese che si dedicavano alla produzione di figurine e fu la Fidass un’Azienda dolciaria di Serravalle Scrivia a produrre una serie di calciatori, undici per ogni squadra di Serie A. Le Figurine, che avevano un formato 4×6 cm, venivano date in omaggio con le Caramelle e davano diritto a partecipare ad un Concorso con ricchi premi come descritto sul retro delle stesse.
Alberto ELIANI Carlo PICCARDI Aldo BIAGIOTTI
La Fiorentina, ricostituita nel 1944 dopo la Liberazione di Firenze, fu inserita nel girone B. La squadra, allenata da Bigogno che all’inizio di gennaio fu sostituito da Guido Ara, si presentò come una delle favorite, ma non mantenne le aspettative: arrivò quinta, fallendo la qualificazione per la fase finale. Nelle figurine qui sopra tre protagonisti della vita viola: il terzino Alberto Eliani, l’altro terzino Carlino Piccardi, il ragazzo del Campo di Marte e l’attaccante Aldo Biagiotti che, dopo la carriera del calciatore, è stato (conosciuto universalmente come il “Pecca”) il più grande osservatore della società viola.
Augusto MAGLI Duilio RALLO Mario GRITTI
Il mediano Augusto Magli arrivò diciottenne alla Fiorentina, nel 1941 e rimase, tranne il tempo di guerra, fino al 1954. Duilio Rallo, mediano veneziano, disputò quattro campionati in maglia viola. Mario Gritti, attaccante versatile, arrivò dall’Inter proprio in quella stagione e giocò due stagioni con la maglia gigliata.
Romeo MENTI Retro figurina Pasquale MORISCO
Romeo Menti, di proprietà del Grande Torino, tornò a Firenze, dove abitava, ricominciando a giocare con la maglia viola. Era lui l’asso della formazione, mentre Pasquale Morisco, arrivato a 19 anni dal Bari nel 1939, un centrocampista spesso schierato anche all’ala, fu ceduto al termine della stagione 1945-46.