I grandi giocatori


Pedro PETRONE
Giulio Botelo (JULINHO)
Miguel MONTUORI
Kurt HAMRIM
Giancarlo DE SISTI
Luis Tavares de Silveira (AMARILDO)
Daniel Alberto PASSARELLA


Pedro PETRONE.
Nato a Montevideo (Uruguay) nel 1905, morto nel 1964.



Scheda

Presenze: 44 nella Fiorentina dal 1931 al 1933 con 37 gol.
Esordio: 20 settembre 1931 in Milan-Fiorentina (1-1)
Squadre: Nacional di Montevideo e Fiorentina
Palmares: 2 Scudetti con il Nacional (1924,1934), Campione del mondo 1930, Campione olimpico (1924,1928)
Nazionale: 80 presenze e 36 gol con l'Uruguay

È stato il primo grande sogno dei fiorentini. Inventata, come usava, una nascita in Basilicata, arrivò a Firenze il 16 agosto 1931. Genio e sregolatezza nel suo primo e quasi unico campionato fiorentino portò la squadra al quarto posto segnando 25 gol e vincendo la classifica cannonieri insieme al bolognese Schiavio. La sua stranezza lo portò letteralmente a fuggire da Firenze e a tornare in Sud America. La Gazzetta dello Sport annunciò la sua morte il 16 dicembre del 1964. Torna all'inizio





JULINHO (Giulio Bothelo)
Nato a San Paolo (Brasile) il 5 agosto 1929



Scheda

Presenze: 89 nella Fiorentina dal 1955 al 1958 con 22 gol.
Esordio: 18 settembre 1955 in Pro Patria-Fiorentina (2-2)
Squadre: Portuguesa, Fiorentina, Palmeiras
Palmares: 1 Scudetto con la Fiorentina (1956), 2 Campionati Rio-San Paolo (1952, 1955) con il Portoguesa, 1 Campionato Paulista (1959) con il Palmeiras
Nazionale: 45 presenze e 13 gol con il Brasile


Brasiliano già di grande notorietà, fu notato da Fulvio Bernardini ai mondiali del 1954 in Svizzera. Nella Fiorentina ha giocato 89 partite, segnando 22 reti in tre anni In questo periodo la Fiorentina vinse il suo primo scudetto ed ottenne due secondi posti. Alto, atletico, con un destro capace di ogni fantasia riusciva a sfruttare gli spazi brevi come pochi altri al mondo. Forse risentito per la richiesta di prendere la cittadinanza italiana (per poter giocare in Nazionale) e sollecitato da ragioni familiari, dopo tre anni di permanenza decise di tornare in Brasile. Con la sua partenza si spensero gli ultimi fuochi della prima grande Fiorentina. Torna all'inizio


Miguel MONTUORI
Nato a Rosario (Argentina) il 24 settembre 1932






Scheda

Presenze: 162 nella Fiorentina dal 1955 al 1961, con 72 gol.
Esordio: 18 settembre 1955 in Pro Patria-Fiorentina (2-2)
Squadre: Racing di Buenos Aires, Universidad Santiago e Fiorentina
Palmares: 1 Scudetto con l'Universidad Santiago (1955), 1 Scudetto (1956), 1 Coppa Italia (1961) ed una Coppa delle Coppe (1961) con la Fiorentina
Nazionale: 12 presenze e 2 gol con l'Italia (oriundo)

Arrivò a Firenze dal Cile nel luglio del 1955, accompagnato da un certo scetticismo. I primi tempi furono molto difficili. Poi finalmente il blocco iniziale si sciolse ed arrivarono i gol , il gioco, l'amore della gente, e la Nazionale (come oriundo). Il bel sogno finisce il 19 aprile del 1961 quando, durante una partita d'allenamento con la seconda squadra del Perugia, prese una pallonata in testa. Cominciò a perdere la vista, fu ricoverato in ospedale e gli fu riscontrato un ematoma al cervello. Nonostante due interventi il Montuori giocatore era finito. Ritornò in Cile nel 1971. E' poi tornato a Firenze, e collabora con una televisione locale. Torna all'inizio



Kurt HAMRIM
Nato a Stoccolma (Svezia) il 19 agosto 1934.



Scheda

Presenze: 289 nella Fiorentina dal 1958 al 1967, con 150 gol.
Esordio: 21 settembre 1958 in Fiorentina-L.R. Vicenza (3-1)
Squadre: Aik Stoccolma,Juventus, Padova, Fiorentina, Milan, Napoli
Palmares: 1 Coppa delle Coppe (1961), 2 Coppa Italia (1961, 1966) con la Fiorentina, 1 Scudetto (1968), 1 Coppa Campioni (1969), 1 Coppa delle Coppe (1968) con il Milan
Nazionale: 32 presenze e 16 gol con la Svezia


Chiamato "Uccellino" per quel suo tipico saltellare leggero, è stato un grandissimo cannoniere, fino ad ora il più prolifico della Fiorentina con i suoi 150 gol in Campionato. In Svezia è stato Nazionale sia di calcio che di Hockey su ghiaccio. Considerato il secondo miglior giocatore svedese dopo Gunnar Gren, ha segnato il suo numero maggiore di gol in una partita di campionato (5) con l'Atalanta (7-1). Vive da molti anni a Firenze. Dopo aver svolto per qualche tempo la carriera di allenatore, ha lasciato il mondo del calcio per dedicarsi ad attività commerciali. Torna all'inizio



Giancarlo DE SISTI (detto Picchio)
Nato a Roma il 15 marzo 1943



Scheda

Presenze: 256 nella Fiorentina dal 1965 al 1974, con 28 gol.
Esordio: 5 settembre 1965 in Atalanta-Fiorentina (1-1)
Squadre: Roma, Fiorentina, Roma
Palmares: 1 Scudetto (1969), 1 Coppa Italia (1966) con la Fiorentina, 1 Coppa Italia (1964) con la Roma.
Nazionale: 29 presenze e 4 gol con l'Italia

Arrivò da Roma quasi inaspettatamente a 22 anni nell'estate del 1965. Regista straordinario e spontaneo era in grado di incollarsi attorno la squadra. Senza mai parlare troppo, De Sisti ha comunque dominato i suoi anni. Senza di lui la Fiorentina non avrebbe vinto il secondo scudetto. Per lui Valcareggi inventò la staffetta Mazzola-Rivera (a De Sisti non si poteva rinunciare). È stato un uomo squadra totale. La Fiorentina ha avuto bisogno di lui anche come allenatore. Nel 1981, dopo cinque sconfitte consecutive e l'ultimo posto in classifica, fu chiamato da Tito Corsi. L'esordio fu contro la Juventus, con una vittoria per 1 a 0. Nel 1982 ci fu il secondo posto ("meglio secondi che ladri"). Dopo cinque anni decise di farsi da parte. Torna all'inizio



Luis Tavares de Silveira (AMARILDO)
Nato a Campos (Brasile) il 29 giugno 1939






Scheda

Presenze: 62 nella Fiorentina dal 1967 al 1970 con 16 gol.
Esordio: 24 settembre 1967 in Fiorentina-Varese (3-1)
Squadre: Botafogo, Milan, Fiorentina, Roma
Palmares: Campione del Mondo (1962) con il Brasile, 1 Scudetto (1969) con la Fiorentina, 1 Coppa Italia (1967) con la Roma
Nazionale: 22 presenze e 7 gol con il Brasile

La sua carriera in Brasile e nella Nazionale brasiliana è stata offuscata dalla presenza del grandissimo Pelè, di cui prese il posto, a causa di un infortunio, durante i mondiali del 1962 in Cile. In Italia giunse per giocare nel Milan fino al 1967. I suoi primi anni furono difficili non tanto per problemi tecnici quanto "disciplinari". Collezionò infatti una serie di squalifiche che fecero infuriare anche "Paron" Rocco. Nel 1967 l'arrivo a Firenze fu salutato da migliaia di tifosi che lo aspettarono alla stazione. Con lui arrivò lo scudetto e la promessa di rimanere tutta la vita a Firenze. Ma il presidente Baglini nel 1970 lo vendette alla Roma. Un gesto che non fu mai capito. Con la Roma si infortunò al menisco. Ritornò a giocare in Brasile, ma la velocità che lo aveva reso celebre non era più la stessa, per cui decise di smettere. Si è successivamente diplomato allenatore di prima categoria ed è stato vice allenatore di Lazaroni nella Fiorentina, sedendo anche in panchina in occasione di Fiorentina-Cesena(1990-91). Torna all'inizio



Daniel Alberto PASSARELLA
Nato a Chacabuco (Buenos Aires, Argentina) il 25 maggio 1953








Scheda

Presenze: 109 nella Fiorentina dal 1982 al 1986 con 26 gol.
Esordio: 12 settembre 1982 in Fiorentina-Catanzaro (4-0)
Squadre: Argentinos di Chacabuco, Sarmiento, River Plate, Fiorentina, Inter, River Plate
Palmares: Campione del Mondo (1978), 3 Scudetti nazionali (1975, 1979, 1981), 4 Scudetti metropolitani (1975, 1977, 1979, 1981) con il River Plate
Nazionale: 69 presenze e 25 gol con l'Argentina

Nonostante la non eccessiva altezza (m 1.73) è diventato famoso per i suoi straordinari colpi di testa oltre che per la sua spiccata personalità (era detto il "Caudillo"). Grande nome del calcio argentino, era il leader incontrastato della Nazionale Argentina del 1978, Campione del Mondo. A Firenze ha lasciato una traccia indelebile, soprattutto perché ci si è resi conto che sostituire un libero come lui era impresa impossibile. In Italia, nonostante le sue capacità, non è riuscito ad ottenere alcun successo. Ha concluso la sua carriera italiana nell'Inter. Attualmente è allenatore della Nazionale argentina. Torna all'inizio




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