“VITTORIE VIOLA”

Coppa delle Coppe 1960-61

di: David Bini

 

Mi considero un privilegiato. Ho trascorso due anni a condurre ricerche e studiare ogni aspetto della prima edizione della Coppa delle Coppe 1960/61 ed ogni risvolto relativo alla sua storia e ai suoi protagonisti, lavorando al progetto del libro “I LEONI DI IBROX” che il Museo Fiorentina ha realizzato.

Tornare indietro nel tempo, tuffarsi dentro le cronache, i documenti, le immagini che hanno costituito la storia rappresenta un autentico privilegio, solo la profonda e rispettosa conoscenza del nostro passato permette di poter guardare consapevolmente verso il futuro.

L’affascinante racconto di questa prima edizione di un nuovo trofeo continentale è lo spaccato di un altro periodo storico, di un diverso mondo del calcio, la storia, soprattutto, degli uomini di quel periodo.

Lo spirito con il quale si ricostruiscono e si portano nuovamente alla luce vicende storico-sportive così rilevanti, non è solo quello di porre l’accento sui semplici risultati sportivi, bensì di porre in evidenza lo spessore degli uomini che hanno compiuto l’impresa sportiva ed il contesto nel quale essa è maturata.

La storia della Coppa delle Coppe inizia nella primavera del 1960, quando ha inizio un confronto, tra singole Federazioni, sull’ipotesi di istituire un nuovo torneo europeo che veda protagoniste le squadre vincitrici delle rispettive Coppe Nazionali. È il Comitato per la Coppa Mitropa che crede fortemente nel valore e nella possibilità di sviluppo di questa nuova competizione europea, invitando le singole Federazioni ad aderire al progetto, dopo la sua Assemblea Generale tenutasi a Vienna il 15 febbraio 1960.

Nasce la Coppa delle Coppe (Archivio Museo Fiorentina)

Venerdì 3 giugno 1960 alle ore 12.45 la delegazione italiana, composta dal dott. Giorgio Perlasca tesoriere della Lega e rappresentante della FIGC e da Luigi Scarambone segretario del Comitato Interleghe, parte in volo alla volta di Praga dove, il giorno seguente, cominceranno i lavori del Comitato Organizzatore della Coppa dell’Europa Centrale detta Mitropa Cup.

Nella capitale cecoslovacca  il 4 e il 5 giugno 1960 i delegati di Austria, Cecoslovacchia, Ungheria, Italia ed Jugoslavia, oltre a mettere a punto il calendario della Coppa dell’Europa Centrale, varano definitivamente la prima edizione della nuova Coppa delle Coppe. La UEFA delega l’organizzazione della nuova manifestazione al Comitato della Mitropa fornendo collaborazione solo per la designazione arbitrale.

Viene stabilito che parteciperanno alla manifestazione le squadre vincenti la Coppa Nazionale di: Austria, Cecoslovacchia, Italia, Jugoslavia, Ungheria, Svizzera, Germania Occidentale e della nuova ammessa Inghilterra il cui Presidente della Lega Richards viene inserito come consigliere nel Comitato Organizzativo, presieduto da Selzer già presidente della Federazione Austriaca. Anche le Federazioni della Germania Orientale e della Scozia inoltrano richiesta di iscrivere le proprie squadre vincenti della Coppa Nazionale alla nuova competizione: il Comitato decide di accogliere la loro richiesta stabilendo però che queste rappresentanti dovranno effettuare un turno preliminare da effettuarsi per la Germania Orientale contro la Cecoslovacchia e per la Scozia contro l’Ungheria.

Le due squadre vincenti, dopo gare di andata e ritorno da disputarsi entro il 15 agosto, accederanno a quarti di finale. Il sorteggio stabilisce gli accoppiamenti per i quarti di finale che sono i seguenti: Germania Occidentale contro la vincente di Scozia-Ungheria, Jugoslavia contro la vincente di Germania Orientale e Cecoslovacchia, Austria contro Inghilterra e Svizzera contro Italia.

Ogni Federazione nel caso in cui la squadra vincente della Coppa Nazionale risulti anche vincente del Campionato, e quindi già partecipante alla Coppa dei Campioni, iscriverà alla Coppa delle Coppe la squadra seconda classificata e finalista nella Coppa Nazionale.

Ogni squadra, prima dell’inizio della Coppa delle Coppe, dovrà consegnare al Comitato organizzatore una apposita lista di giocatori iscritti a tale manifestazione, lista che rimarrà tale per tutta la durata del torneo. Il regolamento stabilisce anche che durante le partite di Coppa delle Coppe non saranno consentite sostituzioni, nemmeno in caso di infortunio al portiere, pertanto in panchina non siederanno riserve. Prima di ogni partita verranno eseguiti, a carico della squadra ospitante, gli inni nazionali in rappresentanza dei Paesi delle due contendenti.

Le squadre designate a partecipare per ogni Federazione sono le seguenti:

Germania Occidentale: Borussia Monchengladbach V.f.L.

Scozia: Rangers F.C.

Ungheria: Ferencvaros T.C.

Jugoslavia: N.K. Dinamo Zagabria.

Germania Orientale: A.S. Vorwarts Berlino.

Cecoslovacchia: T.J. Stella Rossa Brno.

Austria:  F.K. Austria Vienna

Inghilterra:  Wolverhampton Wanderers F.C.

Svizzera: F.C. Lucerna

Italia: A.C. Fiorentina

Il 24 gennaio 1961 la UEFA invia un comunicato ufficiale al Comitato Organizzatore della Mitropa Cup stabilendo che dalla stagione 1961-62 l’organizzazione della Coppa delle Coppe sarà interamente a carico della stessa UEFA. Il comunicato dimostra che dopo soltanto i quarti di finale, a manifestazione ancora in corso, la neonata Coppa delle Coppe suscita un tale interesse in tutta Europa da spazzare via i residui dubbi iniziali palesati dalla UEFA che ne assume ora felicemente il totale controllo.

Nel 1963, su richiesta ufficiale della FIGC, la UEFA inserisce ufficialmente la retrodatata prima edizione della Coppa delle Coppe 1960-61 nel suo palmarès dandole tutti i diritti di manifestazione ufficiale UEFA.

Questo consente alla AC Fiorentina di fregiarsi del titolo di prima squadra italiana a vincere una competizione UEFA.

E’ stata una magnifica avventura quella della Coppa delle Coppe 1960/61, vissuta dal gruppo della Fiorentina con entusiasmo e grande impegno,  guadagnandosi la finale dopo aver eliminato con gare di andata e ritorno, gli svizzeri del Lucerna e gli jugoslavi della Dinamo Zagabria.

La doppia finale vedeva la trasferta in Scozia come prima gara, sul temibile terreno di Ibrox Park, dove ottantamila tifosi urlanti a ridosso del terreno di gioco costituivano un ostacolo aggiuntivo che aveva permesso ai Rangers Glasgow di restare imbattuti per anni tra le mura amiche.

I capitani, Alberto ORZAN ed Eric CALDOW ad Ibrox Park (Archivio Museo Fiorentina)

Il 17 maggio 1961, la Fiorentina gioca una partita strepitosa, reggendo l’urto dei padroni di casa con coraggio e determinazione, tra numerosi colpi proibiti consentiti dalla direzione di gara troppo permissiva. I viola colpiscono in contropiede con due reti di Luigi Milan, realizzando un’impresa storica, violando un terreno fino ad allora inespugnabile e meritandosi l’appellativo eroico di “Leoni di Ibrox”.

Rangers Glasgow-Fiorentina 0-2 (Archivio Museo Fiorentina)

La finale di ritorno a Firenze il 27 maggio 1961, vede la Fiorentina battere ancora per 2-1 i Rangers Glasgow con reti di Luigi Milan e Kurt Hamrin ed è il capitano viola Alberto Orzan a sollevare al cielo la prima Coppa delle Coppe della storia!

La formazione della Fiorentina nella finale di ritorno a Firenze (Foto TORRINI)

Questi i nomi dei “LEONI DI IBROX”:

– ALBERTOSI Enrico

– “ANTONINHO” Antonio Angeli Benedicto

– BENAGLIA Renato

– BENETTI Bruno

– CAPASCIUTTI Alfiero

– CASTELLETTI Sergio

– CHIAPPELLA Giuseppe

– CZEIZLER Lajos

– DA COSTA Dino

– FARABULLINI Ubaldo

– GONFIANTINI Piero

– HAMRIN Kurt Roland

– HIDEKGUTI Nandor

– LAZZOTTI Paolo

– MALATRASI Saul

– MARCHESI Rino

– MICHELI Dante

– MILAN Luigi

– MONTUORI Miguel Angel

– ORZAN Alberto

– PETRIS Gianfranco

– RIMBALDO Claudio

– ROBOTTI Enzo

La Fiorentina con la Coppa delle Coppe vinta (Foto TORRINI)

Quei ragazzi degli anni Sessanta in maglia viola ora sono uomini maturi, con i capelli bianchi ed alcuni di loro purtroppo sono già volati in cielo. All’epoca, la loro vittoria non riscosse i dovuti clamori e riconoscimenti: era la prima edizione di un nuovo trofeo ed il calcio europeo sovente veniva considerato meno importante del campionato italiano. Non esistevano i mezzi di comunicazione d’oggi che riescono ad enfatizzare ogni piccolo avvenimento. Quel loro grande storico traguardo, raggiunto davanti al pubblico di Firenze, non fu celebrato in proporzione al suo reale valore.

Fiorentina-Rangers Glasgow 2-1 (Archivio Museo Fiorentina)

Oggi, dopo sessant’anni, quella vittoria è ancora più importante e loro, gli uomini che l’hanno conquistata, sono così modesti e semplici da non sentirsi quasi i reali protagonisti di una grande impresa calcistica.

Conoscere questi campioni viola è stato per me un grandissimo onore, studiarne le imprese è stato emozionante ed avvincente, quello che però mi ha commosso maggiormente è stato scoprire l’uomo che si cela dentro ognuno di loro, persone semplici, modeste, dotate di grandissima dignità e piene di valori forti e radicati che il tempo non ha scalfito e che danno l’esatta misura della loro grandezza, figli di un’epoca che non lasciava spazio al culto dell’apparire ma riservava posto solo alla concretezza dell’essere.

I ragazzi della Fiorentina 1960/61 formavano un gruppo unito fatto di giovani uomini capaci di lottare fianco a fianco silenziosamente, senza risparmio di energie e sacrifici, fino a riuscire a raggiungere un obiettivo insperato e poter alzare al cielo la prima Coppa delle Coppe della storia.

Libro “I LEONI DI IBROX” (Museo Fiorentina)

Il libro “I LEONI DI IBROX” del Museo Fiorentina è dedicato a tutti loro, uomini veri che, con disarmante modestia e determinazione incrollabile hanno realizzato una grande impresa entrata nella storia del calcio italiano ed europeo.

Per sempre grazie a tutti voi, Leoni di Ibrox!

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