

LUIGI RIDOLFI VAY DA VERRAZZANO
L’Associazione Fiorentina del Calcio è il frutto della sua passione: la desiderò, la costituì, la crebbe, la modellò e la governò utilizzando anche il suo patrimonio personale. Dal 29 agosto 1926 al 21 agosto 1942, quando fu chiamato a dirigere la FIGC, fu l’autore di tutte le scelte che portarono la squadra viola nel firmamento del calcio italiano e il garante in tutte le difficoltà economiche. Trent’anni dopo la fondazione, alla festa del primo scudetto, fu celebrato dai tifosi, dai dirigenti, dalla squadra campione come il “Babbo” della Fiorentina.
DAL 29 AGOSTO 1926 AL 21 AGOSTO 1942


LUIGI RIDOLFI VAY DA VERRAZZANO
DAL 29 AGOSTO 1926 AL 21 AGOSTO 1942
L’Associazione Fiorentina del Calcio è il frutto della sua passione: la desiderò, la costituì, la crebbe, la modellò e la governò utilizzando anche il suo patrimonio personale. Dal 29 agosto 1926 al 21 agosto 1942, quando fu chiamato a dirigere la FIGC, fu l’autore di tutte le scelte che portarono la squadra viola nel firmamento del calcio italiano e il garante in tutte le difficoltà economiche. Trent’anni dopo la fondazione, alla festa del primo scudetto, fu celebrato dai tifosi, dai dirigenti, dalla squadra campione come il “Babbo” della Fiorentina.
SCIPIONE PICCHI
Legato a Ridolfi, praticamente da sempre, fu suo uomo di fiducia nell’avventura viola, assumendo importanti ruoli organizzativi. Il 18 settembre 1942 venne autorizzato dal CONI per subentrare al marchese alla guida della Fiorentina. La sua presidenza durò poco più di un anno: la guerra e l’invasione tedesca costrinsero la Fiorentina a sospendere ogni attività.
DAL 18 SETTEMBRE 1942 AL 31 GENNAIO 1944 (attività sospesa)


SCIPIONE PICCHI
DAL 18 SETTEMBRE 1942 AL 31 GENNAIO 1944
(attività sospesa)
(attività sospesa)
Legato a Ridolfi, praticamente da sempre, fu suo uomo di fiducia nell’avventura viola, assumendo importanti ruoli organizzativi. Il 18 settembre 1942 venne autorizzato dal CONI per subentrare al marchese alla guida della Fiorentina. La sua presidenza durò poco più di un anno: la guerra e l’invasione tedesca costrinsero la Fiorentina a sospendere ogni attività.
ARRIGO PAGANELLI
All’indomani dell’11 agosto 1944 il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e il Comune di Firenze lo incaricarono di presiedere una commissione per la riorganizzazione delle attività sportive. Pochi mesi dopo la Fiorentina rinacque grazie al suo impegno su una nuova base, quella di un sodalizio democratico retto e governato dai soci: l’Associazione Calcio Fiorentina.
DAL 22 OTTOBRE 1944 AL 9 GIUGNO 1946


ARRIGO PAGANELLI
DAL 22 OTTOBRE 1944 AL 9 GIUGNO 1946
All’indomani dell’11 agosto 1944 il Comitato Toscano di Liberazione Nazionale e il Comune di Firenze lo incaricarono di presiedere una commissione per la riorganizzazione delle attività sportive. Pochi mesi dopo la Fiorentina rinacque grazie al suo impegno su una nuova base, quella di un sodalizio democratico retto e governato dai soci: l’Associazione Calcio Fiorentina.
IGINO CASSI
Entrato con Paganelli nel Consiglio della A.C. Fiorentina diventò presidente nel giugno 1946 e mise la sua esperienza di uomo d’affari a disposizione della società per dotarla dei mezzi necessari a competere in serie A , fin dal campionato 1946-47. Ritenne esaurita la sua funzione quando riuscì a portare nella Fiorentina soci più facoltosi.
DAL 9 GIUGNO 1946 AL 9 MARZO 1947


IGINO CASSI
DAL 9 GIUGNO 1946 AL 9 MARZO 1947
Entrato con Paganelli nel Consiglio della A.C. Fiorentina diventò presidente nel giugno 1946 e mise la sua esperienza di uomo d’affari a disposizione della società per dotarla dei mezzi necessari a competere in serie A , fin dal campionato 1946-47. Ritenne esaurita la sua funzione quando riuscì a portare nella Fiorentina soci più facoltosi.
ARDELIO ALLORI
La nomina a presidente, nel marzo 1947, di questo giovane industriale pratese riempì d’entusiasmo i tifosi dell’epoca, ma Allori, nonostante il suo impegno e la generosità, trovò molte difficoltà nel mondo del calcio e nello stesso Consiglio della Fiorentina, lasciando l’incarico dopo poco più di un anno di presidenza.
DAL 9 MARZO 1947 AL 6 APRILE 1948


ARDELIO ALLORI
DAL 9 MARZO 1947 AL 6 APRILE 1948
La nomina a presidente, nel marzo 1947, di questo giovane industriale pratese riempì d’entusiasmo i tifosi dell’epoca, ma Allori, nonostante il suo impegno e la generosità, trovò molte difficoltà nel mondo del calcio e nello stesso Consiglio della Fiorentina, lasciando l’incarico dopo poco più di un anno di presidenza.
CARLO ANTONINI
Diventò presidente nell’aprile 1948 e fu l’uomo giusto per consolidare la Fiorentina tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta. Seppe mediare fra le diverse anime dei soci e riportò la squadra in acque tranquille, con tanto lavoro organizzativo (nominò Artemio Franchi segretario della società) e tecnico, confermando in panchina Luigi Ferrero con cui la Fiorentina aprì un ciclo sportivo che portò alla conquista di importanti piazzamenti.
DAL 6 APRILE 1948 AL 24 DICEMBRE 1951


CARLO ANTONINI
DAL 6 APRILE 1948 AL 24 DICEMBRE 1951
Diventò presidente nell’aprile 1948 e fu l’uomo giusto per consolidare la Fiorentina tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Cinquanta. Seppe mediare fra le diverse anime dei soci e riportò la squadra in acque tranquille, con tanto lavoro organizzativo (nominò Artemio Franchi segretario della società) e tecnico, confermando in panchina Luigi Ferrero con cui la Fiorentina aprì un ciclo sportivo che portò alla conquista di importanti piazzamenti.
ENRICO BEFANI
Il presidente dello scudetto, della finale di Coppa dei Campioni, dei quattro secondi posti consecutivi nati dalla visione strategica dell’industriale pratese e del suo Consiglio Direttivo. Befani costruì una società all’avanguardia, sia sul piano tecnico affidando la squadra a Fulvio Bernardini, che sotto l’aspetto gestionale. Con lui Firenze diventò la capitale del calcio italiano.
DAL 29 DICEMBRE 1951 AL 20 MAGGIO 1961


ENRICO BEFANI
DAL 29 DICEMBRE 1951 AL 20 MAGGIO 1961
Il presidente dello scudetto, della finale di Coppa dei Campioni, dei quattro secondi posti consecutivi nati dalla visione strategica dell’industriale pratese e del suo Consiglio Direttivo. Befani costruì una società all’avanguardia, sia sul piano tecnico affidando la squadra a Fulvio Bernardini, che sotto l’aspetto gestionale. Con lui Firenze diventò la capitale del calcio italiano.
ENRICO LONGINOTTI
Il secondo scudetto che non arrivava logorò il rapporto tra Befani e una parte cospicua dei soci, che puntarono su “Enrico II”, l’industriale del ferro. A cavallo tra le due presidenze arrivarono i successi del 1961: la Coppa delle Coppe e la Coppa Italia. Sembrava un buon presagio, ma la Fiorentina di Longinotti non riuscì ad emulare quella del ciclo precedente e, con una grossa esposizione bancaria, il presidente passò la mano.
DAL 7 GIUGNO 1961 AL 13 FEBBRAIO 1965


ENRICO LONGINOTTI
DAL 7 GIUGNO 1961 AL 13 FEBBRAIO 1965
Il secondo scudetto che non arrivava logorò il rapporto tra Befani e una parte cospicua dei soci, che puntarono su “Enrico II”, l’industriale del ferro. A cavallo tra le due presidenze arrivarono i successi del 1961: la Coppa delle Coppe e la Coppa Italia. Sembrava un buon presagio, ma la Fiorentina di Longinotti non riuscì ad emulare quella del ciclo precedente e, con una grossa esposizione bancaria, il presidente passò la mano.
NELLO BAGLINI
Grande tifoso viola dai tempi di Ridolfi, prese le redini della società nel febbraio 1965 esprimendo una doppia volontà: risanare il bilancio e vincere lo scudetto. Nacque la Fiorentina ye-ye capace di entusiasmare sui campi di tutt’Italia e di vincere lo scudetto 1968-69, anche grazie alla lungimiranza ed alla capacità diplomatica di Nello Baglini.
DAL 14 FEBBRAIO 1965 AL 31 MAGGIO 1971


NELLO BAGLINI
DAL 14 FEBBRAIO 1965 AL 31 MAGGIO 1971
Grande tifoso viola dai tempi di Ridolfi, prese le redini della società nel febbraio 1965 esprimendo una doppia volontà: risanare il bilancio e vincere lo scudetto. Nacque la Fiorentina ye-ye capace di entusiasmare sui campi di tutt’Italia e di vincere lo scudetto 1968-69, anche grazie alla lungimiranza ed alla capacità diplomatica di Nello Baglini.
UGOLINO UGOLINI
Toccò a lui, che aveva l’esperienza dei due consigli precedenti, guidare la Fiorentina quando Baglini, nel giugno 1971, per una somma di problemi, dovette lasciare. Ugolino riuscì a difendere la squadra nei momenti più difficili ed a costruire una seconda Fiorentina dei giovani che solo la sfortuna, a partire dagli incidenti di Guerini e Roggi, fermò.
DAL 1 GIUGNO 1971 AL 15 DICEMBRE 1977


UGOLINO UGOLINI
DAL 1 GIUGNO AL 15 DICEMBRE 1977
Toccò a lui, che aveva l’esperienza dei due consigli precedenti, guidare la Fiorentina quando Baglini, nel giugno 1971, per una somma di problemi, dovette lasciare. Ugolino riuscì a difendere la squadra nei momenti più difficili ed a costruire una seconda Fiorentina dei giovani che solo la sfortuna, a partire dagli incidenti di Guerini e Roggi, fermò.
RODOLFO MELLONI
“Nella mia vita ho la famiglia, il lavoro e la Fiorentina”, rispondeva così a chi gli chiedeva perché trascorresse tante ore nei locali della società e non perdesse mai una trasferta. Toccò a lui, socio di lunga data, gestire, dal mese di dicembre, il drammatico campionato 1977-78 con la salvezza all’ultima giornata e respingere le offerte per Antognoni. Morì il 29 settembre 1979, da presidente, per una crisi cardiaca.
DAL 15 DICEMBRE 1977 AL 29 SETTEMBRE 1979


RODOLFO MELLONI
DAL 15 DICEMBRE 1977 AL 29 SETTEMBRE 1979
“Nella mia vita ho la famiglia, il lavoro e la Fiorentina”, rispondeva così a chi gli chiedeva perché trascorresse tante ore nei locali della società e non perdesse mai una trasferta. Toccò a lui, socio di lunga data, gestire, dal mese di dicembre, il drammatico campionato 1977-78 con la salvezza all’ultima giornata e respingere le offerte per Antognoni. Morì il 29 settembre 1979, da presidente, per una crisi cardiaca.
ENRICO MARTELLINI
Consigliere e dirigente viola divenne presidente all’improvviso e seppe gestire al meglio i mesi che portarono all’acquisto della Fiorentina da parte della famiglia Pontello.
DAL 30 SETTEMBRE 1979 AL 2 MAGGIO 1980


ENRICO MARTELLINI
DAL 30 SETTEMBRE 1979 AL 2 MAGGIO 1980
Consigliere e dirigente viola divenne presidente all’improvviso e seppe gestire al meglio i mesi che portarono all’acquisto della Fiorentina da parte della famiglia Pontello.
RANIERI PONTELLO
Fu lui, figlio del conte Flavio, l’uomo scelto dalla famiglia per il difficile ruolo di presidente all’inizio del maggio 1980. Un ruolo che interpretò in modo preciso, sia nel momento dell’ambizione e dell’entusiasmo culminato nel campionato 1981-82 che in quello del disimpegno lasciando la guida della società a dirigenti esterni.
DAL 2 MAGGIO 1980 AL 30 GIUGNO 1986


RANIERI PONTELLO
DAL 2 MAGGIO 1980 AL 30 GIUGNO 1986
Fu lui, figlio del conte Flavio, l’uomo scelto dalla famiglia per il difficile ruolo di presidente all’inizio del maggio 1980. Un ruolo che interpretò in modo preciso, sia nel momento dell’ambizione e dell’entusiasmo culminato nel campionato 1981-82 che in quello del disimpegno lasciando la guida della società a dirigenti esterni.
PIER CESARE BARETTI
Giornalista e direttore della Lega Calcio fu chiamato dai Pontello per guidare la società senza attingere ai soldi della proprietà. Aveva una grande passione ed una visione avanzatissima del calcio che spiegava a tutti, a partire dai tifosi. Il suo programma era quello di un calcio sostenibile in cui l’organizzazione e il sapere potevano portare a raggiungere successi, anche senza enormi investimenti finanziari. Aveva gettato le basi per una squadra costruita sui giovani talenti ma non ebbe il tempo di portare a termine il progetto: scomparse in un incidente aereo il 5 dicembre 1987.
DAL 1 LUGLIO 1986 AL 5 DICEMBRE 1987


PIER CESARE BARETTI
DAL 1 LUGLIO 1986 AL 5 DICEMBRE 1987
Giornalista e direttore della Lega Calcio fu chiamato dai Pontello per guidare la società senza attingere ai soldi della proprietà. Aveva una grande passione ed una visione avanzatissima del calcio che spiegava a tutti, a partire dai tifosi. Il suo programma era quello di un calcio sostenibile in cui l’organizzazione e il sapere potevano portare a raggiungere successi, anche senza enormi investimenti finanziari. Aveva gettato le basi per una squadra costruita sui giovani talenti ma non ebbe il tempo di portare a termine il progetto: scomparse in un incidente aereo il 5 dicembre 1987.
LORENZO RIGHETTI
Uomo attento e scrupoloso, venne scelto dalla famiglia Pontello nel dicembre 1987 per la sua grande esperienza: ex arbitro e dirigente arbitrale, già presidente della Lega Calcio dal 1978 al 1981. Dovette gestire la difficile situazione legata al disimpegno della proprietà culminata nella cessione di Baggio e nella successiva vendita della società e lo fece con grande capacità in un contesto ambientale difficile.
DAL 20 GENNAIO 1988 AL 22 GIUGNO 1990


LORENZO RIGHETTI
DAL 20 GENNAIO 1988 AL 22 GIUGNO 1990
Uomo attento e scrupoloso, venne scelto dalla famiglia Pontello nel dicembre 1987 per la sua grande esperienza: ex arbitro e dirigente arbitrale, già presidente della Lega Calcio dal 1978 al 1981. Dovette gestire la difficile situazione legata al disimpegno della proprietà culminata nella cessione di Baggio e nella successiva vendita della società e lo fece con grande capacità in un contesto ambientale difficile.
MARIO CECCHI GORI
“Marione”, uno dei massimi protagonisti del cinema italiano, coronava un suo sogno, acquistando la Fiorentina, e, con lui alla guida, tornavano a sognare anche i tifosi. Presidente dal 23 giugno 1990, il suo entusiasmo si scontrò con la dura realtà del calcio italiano e fu messo a dura prova dalle intemperanze del figlio Vittorio. Reagì alla retrocessione mantenendo intatta la forza la squadra. Morì il 5 novembre 1993. Il suo funerale, in piazza Santa Croce, fu una grande dimostrazione di affetto e un tributo della città e dei tifosi alla sua persona e al suo amore per la Fiorentina.
DAL 22 GIUGNO 1990 AL 5 NOVEMBRE 1993


MARIO CECCHI GORI
DAL 22 GIUGNO 1990 AL 5 NOVEMBRE 1993
“Marione”, uno dei massimi protagonisti del cinema italiano, coronava un suo sogno, acquistando la Fiorentina, e, con lui alla guida, tornavano a sognare anche i tifosi. Presidente dal 23 giugno 1990, il suo entusiasmo si scontrò con la dura realtà del calcio italiano e fu messo a dura prova dalle intemperanze del figlio Vittorio. Reagì alla retrocessione mantenendo intatta la forza la squadra. Morì il 5 novembre 1993. Il suo funerale, in piazza Santa Croce, fu una grande dimostrazione di affetto e un tributo della città e dei tifosi alla sua persona e al suo amore per la Fiorentina.
VITTORIO CECCHI GORI
Presidente passionale e sanguigno utilizzò la balaustra della tribuna d’onore per comunicare direttamente la sua volontà e i suoi propositi. La sua ira si rivelò funesta provocando la retrocessione nel 1992-93. Rilanciò e riuscì a portare la Fiorentina tra le “sette sorelle” del calcio italiano. La Fiorentina pagò con la cancellazione dai ranghi federali, il 1 agosto 2002, lo sgretolamento del grande impero finanziario che aveva ereditato.
DAL 4 DICEMBRE 1993 AL 30 LUGLIO 2001


VITTORIO CECCHI GORI
DAL 4 DICEMBRE 1993 AL 30 LUGLIO 2001
Presidente passionale e sanguigno utilizzò la balaustra della tribuna d’onore per comunicare direttamente la sua volontà e i suoi propositi. La sua ira si rivelò funesta provocando la retrocessione nel 1992-93. Rilanciò e riuscì a portare la Fiorentina tra le “sette sorelle” del calcio italiano. La Fiorentina pagò con la cancellazione dai ranghi federali, il 1 agosto 2002, lo sgretolamento del grande impero finanziario che aveva ereditato.
LUCIANO LUNA (AMM. DELEGATO)
Uomo di fiducia della famiglia Cecchi Gori nella produzione cinematografica viene investito di incarichi rilevanti nella Fiorentina. Nel tentativo di evitare il fallimento gli fu affidato l’incarico di amministratore unico dal 31 luglio 2001 al 31 gennaio 2002, tentò di cedere la società, ma la sua missione fallì.
DAL 31 LUGLIO 2001 AL 31 GENNAIO 2002


LUCIANO LUNA (AMM. DELEGATO)
Uomo di fiducia della famiglia Cecchi Gori nella produzione cinematografica viene investito di incarichi rilevanti nella Fiorentina. Nel tentativo di evitare il fallimento gli fu affidato l’incarico di amministratore unico dal 31 luglio 2001 al 31 gennaio 2002, tentò di cedere la società, ma la sua missione fallì.
UGO POGGI
Fiorentino, gestore di cinema legato a Mario Cecchi Gori era stato vice presidente e si era dimesso nel maggio 2000 in dissenso con Luna. Nel febbraio 2002 accettò la richiesta di Valeria, la moglie di “Marione”, e diventò presidente. Fece una promessa ai tifosi: “non dirò mai bugie sullo stato della Fiorentina” e conseguentemente si dimise dopo due mesi.
DAL 12 FEBBRAIO 2002 AL 26 MARZO 2002


UGO POGGI
DAL 12 FEBBRAIO 2002 AL 26 MARZO 2002
Fiorentino, gestore di cinema legato a Mario Cecchi Gori era stato vice presidente e si era dimesso nel maggio 2000 in dissenso con Luna. Nel febbraio 2002 accettò la richiesta di Valeria, la moglie di “Marione”, e diventò presidente. Fece una promessa ai tifosi: “non dirò mai bugie sullo stato della Fiorentina” e conseguentemente si dimise dopo due mesi.
OTTAVIO BIANCHI
Assunto come consulente tecnico finirà, nella stagione 2001-02, a rivestire tutti i ruoli: da allenatore a presidente (dal 9 aprile al 5 giugno 2002), l’ultimo dell’A.C. Fiorentina.
DAL 9 APRILE 2002 AL 5 GIUGNO 2002


OTTAVIO BIANCHI
DAL 9 APRILE 2002 AL 5 GIUGNO 2002
Assunto come consulente tecnico finirà, nella stagione 2001-02, a rivestire tutti i ruoli: da allenatore a presidente (dal 9 aprile al 5 giugno 2002), l’ultimo dell’A.C. Fiorentina.
ENRICO FAZZINI (AMM. GIUDIZIARIO)
Il Tribunale di Firenze, con una sua sentenza, revocò gli amministratori in carica e nominò, il 6 giugno 2002 amministratore giudiziario Fazzini, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Firenze e docente di diritto tributario presso la Facoltà di Economia e Commercio. L’operazione di salvataggio della Fiorentina si rivelò impossibile.
DAL 5 GIUGNO 2002 AL 1 AGOSTO 2002


ENRICO FAZZINI (AMM. GIUDIZIARIO)
DAL 5 GIUGNO 2002 AL 1 AGOSTO 2002
Il Tribunale di Firenze, con una sua sentenza, revocò gli amministratori in carica e nominò, il 6 giugno 2002 amministratore giudiziario Fazzini, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Firenze e docente di diritto tributario presso la Facoltà di Economia e Commercio. L’operazione di salvataggio della Fiorentina si rivelò impossibile.
LEONARDO DOMENICI
Il primo agosto 2002, giorno della cancellazione della Fiorentina, il Sindaco di Firenze, assieme all’assessore allo sport Eugenio Giani, costituì la società “Fiorentina 1926 Florentia srl” per salvare il titolo sportivo della Fiorentina e consentire l’arrivo di una nuova proprietà.
DAL 1 AGOSTO AL 10 AGOSTO 2002


LEONARDO DOMENICI
DAL 1 AGOSTO AL 10 AGOSTO 2002
Il primo agosto 2002, giorno della cancellazione della Fiorentina, il Sindaco di Firenze, assieme all’assessore allo sport Eugenio Giani, costituì la società “Fiorentina 1926 Florentia srl” per salvare il titolo sportivo della Fiorentina e consentire l’arrivo di una nuova proprietà.
GINO SALICA
Diego Della Valle, importante imprenditore nel settore della moda, rilevò la Fiorentina il 10 agosto 2002. La squadra dovette ripartire dalla serie C2, la presidenza venne affidata ad un manager del gruppo, l’Ingegner Salica che si dimostrò il presidente giusto con equilibrio e diplomazia, per riportare la Fiorentina ai massimi livelli del calcio italiano.
DALL’ 11 AGOSTO AL 18 DICEMBRE 2004


GINO SALICA
DALL’ 11 AGOSTO AL 18 DICEMBRE 2004
Diego Della Valle, importante imprenditore nel settore della moda, rilevò la Fiorentina il 10 agosto 2002. La squadra dovette ripartire dalla serie C2, la presidenza venne affidata ad un manager del gruppo, l’Ingegner Salica che si dimostrò il presidente giusto con equilibrio e diplomazia, per riportare la Fiorentina ai massimi livelli del calcio italiano.
ANDREA DELLA VALLE
La Fiorentina è tornata in serie A e la famiglia Della Valle ne assume direttamente la presidenza con Andrea, fratello minore di Diego, nel dicembre 2004. Il nuovo presidente mostra l’entusiasmo di un tifoso e la Fiorentina vola in alto, finché la proprietà denuncia l’assenza di condivisione (da parte della città) e Andrea si dimette il 24 settembre 2009, mantenendo solo la carica di presidente onorario.
DAL 19 DICEMBRE 2004 AL 24 SETTEMBRE 2009


ANDREA DELLA VALLE
DAL 19 DICEMBRE 2004 AL 24 SETTEMBRE 2009
La Fiorentina è tornata in serie A e la famiglia Della Valle ne assume direttamente la presidenza con Andrea, fratello minore di Diego, nel dicembre 2004. Il nuovo presidente mostra l’entusiasmo di un tifoso e la Fiorentina vola in alto, finché la proprietà denuncia l’assenza di condivisione (da parte della città) e Andrea si dimette il 24 settembre 2009, mantenendo solo la carica di presidente onorario.
MARIO COGNIGNI
(VICE PRESIDENTE PRIMA E DAL 14 LUGLIO 2011 PRESIDENTE ESECUTIVO)
(VICE PRESIDENTE PRIMA E DAL 14 LUGLIO 2011 PRESIDENTE ESECUTIVO)
Già consigliere e vice presidente della società l’avvocato marchigiano, uno dei massimi dirigenti del gruppo Della Valle, diventò presidente esecutivo quando Andrea Della Valle lascio l’incarico. I punti cardine della sua gestione furono l’autofinanziamento della società e il raggiungimento del pareggio di bilancio, preparando il lungo addio della famiglia Della Valle dalla piazza e dal club viola.
DAL 24 SETTEMBRE 2009 AL 6 GIUGNO 2019


MARIO COGNIGNI
(VICE PRESIDENTE PRIMA E DAL 14 LUGLIO 2011 PRESIDENTE ESECUTIVO)
(VICE PRESIDENTE PRIMA E DAL 14 LUGLIO 2011 PRESIDENTE ESECUTIVO)
DAL 24 SETTEMBRE 2009 AL 6 GIUGNO 2019
Già consigliere e vice presidente della società l’avvocato marchigiano, uno dei massimi dirigenti del gruppo Della Valle, diventò presidente esecutivo quando Andrea Della Valle lascio l’incarico. I punti cardine della sua gestione furono l’autofinanziamento della società e il raggiungimento del pareggio di bilancio, preparando il lungo addio della famiglia Della Valle dalla piazza e dal club viola.
ROCCO COMMISSO
Il 6 giugno 2019 diventa proprietario e presidente della Fiorentina. Rocco, fin dai suoi primi momenti a Firenze, riesce a far tornare l’entusiasmo ai tifosi viola e imprime un importante cambio di passo: la Fiorentina deve avere un suo stadio, il Centro Sportivo e una sua casa, per la prima volta dopo 93 anni di storia viene acquisito il terreno a Bagno a Ripoli e predisposto il progetto per la realizzazione di entrambi. La Fiorentina guarda al futuro con rinnovato ottimismo…
DAL 6 GIUGNO 2019


ROCCO COMMISSO
DAL 6 GIUGNO 2019
Il 6 giugno 2019 diventa proprietario e presidente della Fiorentina. Rocco, fin dai suoi primi momenti a Firenze, riesce a far tornare l’entusiasmo ai tifosi viola e imprime un importante cambio di passo: la Fiorentina deve avere un suo stadio, il Centro Sportivo e una sua casa, per la prima volta dopo 93 anni di storia viene acquisito il terreno a Bagno a Ripoli e predisposto il progetto per la realizzazione di entrambi. La Fiorentina guarda al futuro con rinnovato ottimismo…