FIGURINE VIOLA – 1

di Giancarlo Del Balio

 

Cominciamo la pubblicazione delle Figurine dedicate alla Squadra ed ai calciatori della Fiorentina che ne hanno accompagnato la Storia. Presenteremo un panorama ampio e vario, cercando di essere più completi e precisi possibile. Chiediamo pertanto non solo comprensione,  ma anche, da chi fosse interessato, un aiuto diretto con informazioni e materiale, scrivendo a: info@museofiorentina.it 

Le Figurine sono comparse alla fine dell’Ottocento come piccole litografie da dare in dono agli acquirenti di un prodotto. Furono i magazzini francesi Au Bon Marché ad avere questa idea che ebbe subito molto successo e fu copiata da altre aziende, specie dei settori dolciari. Negli Stati Uniti ed in Inghilterra furono invece le ditte produttrici di sigarette ad utilizzare questa nuova forma di pubblicità. I soggetti all’inizio erano più di tipo artistico, poi, anche per l’uso delle immagini fotografiche, cominciarono ad arrivare i personaggi famosi. L’incontro con lo sport, che contemporaneamente stava nascendo e diffondendosi, non poteva mancare. Ed ecco che arrivano un po’ dappertutto i campioni del pugilato, del ciclismo, dell’atletica, negli Stati Uniti del baseball ed in Inghilterra anche del calcio.

In Italia le figurine a soggetto sportivo cominciano a circolare dopo la prima guerra mondiale; vengono distribuite prevalentemente da industrie produttrici di cioccolata, sono di piccolo formato e raffigurano i campioni dello sport tra cui molti calciatori. Nel secondo dopoguerra con la nascita di apposite ditte vengono prodotte numerosissime serie di figurine, sportive e non, con o senza album, che hanno un notevole successo. Agli inizi degli anni ‘60 la Panini entra nel mercato e rivoluziona il modo di fare gli album e sopratutto il sistema di distribuzione. Questo porterà l’azienda ad assumere un ruolo primario non solo in Italia, ma anche a livello mondiale. Nel frattempo il calcio si è sempre più affermato come uno sport planetario e dunque come il principale soggetto delle varie raccolte dalla stessa pubblicate.  

Attraverso le figurine, questo  piccolo mezzo che ha costituito un divertimento per generazioni di ragazzi ed un oggetto di collezionismo per altri e che oggi è motivo di studio e di ricerca, proveremo a ripercorrere la storia della Fiorentina.

 

Anteguerra

Negli anni Venti comincia la produzione e distribuzione di figurine sportive anche di calciatori. Sono sopratutto le aziende dolciarie come la Zaini, la Davit ed altre che le utilizzano come mezzo promozionale. Ma figurine sono distribuite anche da aziende produttrici di matite e da riviste come il “Guerin Sportivo”. Le prime figurine della Fiorentina che si conoscono sono del 1928-29 e per tutti gli anni Trenta i suoi campioni più significativi verranno rappresentati nelle diverse serie emesse.

 

1928-29

La Fiorentina partecipa al campionato Divisione Nazionale, la squadra gioca ancora con la maglia biancorossa.

Queste le figurine del portiere Mario Sernagiotto e dell’attaccante Angelo Pilati.

MARIO SERNAGIOTTO                                                      ANGELO PILATI

L’Editore, sconosciuto, commette un errore nell’intestazione, chiamando U.S. (Unione Sportiva) la Fiorentina, mentre il nome corretto era Associazione Fiorentina del Calcio. La squadra partecipò al campionato di Divisione Nazionale, girone B, il cosiddetto campionato di “assestamento” necessario, in virtù del piazzamento, alla creazione della serie A e delle serie B che ebbero il loro battesimo nel 1929-30.

La Fiorentina, arrivata seconda nel girone D di Prima Divisione (Lega Sud), aveva fallito la qualificazione al campionato di Divisione Nazionale, ma la FIGC, a fine giugno, allargò il numero delle partecipanti da 24 a 32.

“Nella prossima stagione al campionato di Divisione Nazionale parteciperanno 32 squadre, che giuocheranno in due gironi di 16 ciascuna… Le iscrizioni si chiuderanno il prossimo 10 luglio. In base alle medesime pervenute, il Direttorio Federale stabilirà i gironi fissando di conseguenza le varie squadre da promuovere. Tuttavia possiamo finora comunicarvi che in Divisione Nazionale entreranno otto squadre più delle previste seguendo nella scelta criteri politici oltre che sportivi. Oltre alle 24 che già hanno diritto, andranno dunque nella massima categoria le seguenti squadre: Hellas, Reggiana, Triestina (indipendentemente quest’ultima dal posto che occupa in classifica, ma in omaggio agli altri titoli della nobilissima Trieste), la Fiorentina, il Legnano, la Milanese, la Venezia e la Prato, tenendo per questa in conto che la cittadina toscana ha ben 155 giuocatori tesserati…” deliberazione della FIGC, riportata da “La Stampa” del 29 giugno 1928.

La Fiorentina non riuscì ad allestire una squadra competitiva e pagò pesantemente il noviziato, arrivando ultima nel proprio girone: un esperienza negativa, ma decisiva per costuire la squadra che in poco tempo divenne una delle protagoniste del calcio italiano. 

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