FIGURINE VIOLA – 5

di Giancarlo Del Balio

 

Prosegue la pubblicazione delle Figurine dedicate alla Fiorentina. Così come nelle puntate precedenti, vi invitiamo a segnalare eventuali imprecisioni e ad inviare materiale, informazioni, notizie scrivendo a info@museofiorentina.it 

 

1936-37

Continua la grande smobilitazione, con la cessione di ben sei titolari: in porta viene promosso Baggiani dopo la cessione di Ugo Amoretti, passato alla Juventus assieme a Scagliotti; Bigogno e Perazzolo sono ceduti al Genoa, mentre Gringa e Neri passano alla Lucchese insieme al promettente attaccante Romagnoli. Mario Pizziolo si deve arrendere agli infortuni giocando una sola partita, la sua ultima nella Fiorentina, dopo sette anni in cui era stato grande protagonista. Il campionato finisce con il nono posto in classifica.

 

 

 

 

 

 

Insieme alla Zaini (dimensioni 3,5×6,5) troviamo altri produttori: la Caffarel Prochet Cioccolato di Torino (3,7×7 cm).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Qui il centravanti Vinicio Viani II in una figurina della Bagnaschi Cioccolato di Cremona (3×5 cm).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quella del centrocampista Ermes Borsetti è una figurina della Fidass (Fabbrica Dolciumi e Affini Serravalle Scrivia che ritroveremo con alcune serie nel dopoguerra) di Serravalle Scrivia (Alessandria), con il formato 3,5×6,5 cm.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1937-38

La Fiorentina retrocede in serie B. È l’esito di una lunga crisi economica. Questa la spiegazione data da Ottavio Baccani che in quella stagione dovette anche allenare la squadra: “le vicissitudini finanziarie portano a questo campionato una Fiorentina ridottissima, ombra della brillante squadra del 1933-36 sia per le tante partenze che per la mediocrità dei nuovi acquisti. La povertà dei quadri non permette ai viola di salvarsi dalla retrocessione”. Ecco raffigurati in due figurine a colori della Zaini due dei giocatori viola più significativi: il capitano Lorenzo Gazzari e l’attaccante Vinicio Viani II.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1938-39

La Fiorentina vince il campionato e torna in serie A. Ridolfi è riuscito ad allestire una buona squadra, con questa formazione base Griffanti, Piccardi, Magli, Cuffersin, Poggi, Michelini, Menti, Grolli, Di Benedetti, Celoria e Tagliasacchi. In rosa i giovani Innocenti, Pini, Parigi, Benelli, Paoletti e Mannelli e gli anziani Poggi I, Gazzari, Bortolini e Vecchi. S’impone l’ala destra Romeo Menti.

 

 

 

 

 

 

 

 

Queste sono due edizioni sconosciute. La prima, dimensioni 3,7×5,3 cm, con un errore marchiano: chiamare la Fiorentina Unione Sportiva e non Associazione Calcio. La seconda, dedicata al portiere Griffanti, con un formato 3×5 cm.

 

1939-40

Tornata in A la Fiorentina riuscì a salvarsi grazie al miglior quoziente reti. I viola finirono a pari punti con Napoli e Liguria (squadra che retrocesse assieme al Modena ultimo in classifica). Galluzzi subentrò in panchina a metà campionato e con lui i viola adottarono il “sistema” (WM), il gioco inglese che Ridolfi e Baccani volevano da tempo sperimentare nel campionato italiano. A fine stagione arrivò il primo trofeo con la vittoria della Coppa Italia 1940,

 

 

 

Questa la figurina dedicata al giocatore più forte che vestiva la maglia viola, un vero campione, l’ala destra Romeo Menti pubblicata dal giornale “Il Balilla”, Giornale per Ragazzi, che dava le figurine come omaggio.

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